66° B.T.    15-16 aprile 2011, Castelnuovo V.C.:
“meno male che il callarostaro c'è”
sottotitolo del poeta Michele: "soffioni porciferi"

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Riassumendo:
14 braticolari presenti
6 Guzzi, 4 Onde, 1 Amaca, 1 Kavasacchi, 1 piennepú, 1 motochiatta

Quasi settecento km. percorsi
Una decina di ore in sella
Qualche migliaio di curve

Un soffione boracifero, o meglio porcifero Tanto buon vino Poca grappa Tanta amicizia Alcuni "fottiti!" telefonici Tanti russatori
Una spada nella roccia Un'abbazia senza tetto

Chi c'era lo sa, chi non c'era si fotta!

Link utili:

il video delle premiazioni

il manifesto di Vladimiro

Il sessantaseiesimo braticola, il primo di Oresten (Bratifix Tchen Tchen) si preannnciava splendido: la stagione piú che primaverile pareva estiva, e dopo tanti BT in pochi si erano iscritti a partecipare ben 20 porci.

Poi, all'ultimo, abbiamo avuto sei defezioni, e le previsioni davano pioggia.

Ma niente puó fermare i prodi braticolari. Quanno c'è da anna', annamo!

All'appuntamento sulla Cassia siamo i dieci:
I tre padri custodi, tutti su Guzzi (LeSPans, Californa e Bellagio) Due membri (z.K.) di Oreste: Mollicone su Guzzi Norge e Frux sull'unica piennepú superstite Il porco d'oro Federicone su Amaca XT I porci d'acciaio Nero su Transalp e Nellobello su Guzzi SP multicolore Due delle niu entri: Maurizio su VFR e Orazio (il Porco Fonditore) su Transalp

Visto che il tempo non promette bene, si decide di accorciare un po' la strada (peraltr lunga) e di andare per la cassia fino a Vetralla, per poi proseguire per Tuscania. Lí pausa caffé, una paja veloce e via, sulle belle strade della Maremma, per Piansano, Ischia di Castro, Farnese, Manciano, tra curve morbide,  bei panorami agresti e soprattutto niente pioggia!

Da Manciano a Scansano il gioco si fa serio, e in alcuni osiamo spingere un po' nonostante l'asfalto umido; a Scansano dovevamo caricarci di Morellino, ma Chiatta ci ha preceduto con la motojeep e ci ha evitato di appesantirci, cosí possiamo proseguire per Massa Marittima dove ci aspetta il Callarostaro (su Transalp: e sono 3), valente scudiero di Oreste, che ha organizzato da solo la logistica braticolara.

Dovrebbero esserci anche il Reverendo (su Bellagio) col porcellino da latte Roberto (su Kawa ER6), ma invece di aspettarci se ne vanno da soli in trattoria. No comment.

Comunque, ripartiamo, sotto una leggera pioggia, verso il posto del BT: che dire, un casale con terreno (della parrocchia) solitamente usato dagli scout, spartano quanto basta ad indurci a non montare le tende (fa freddo e potrebbe ripiovere).

Uno spuntino veloce e in sei ripartiamo: il Callarostaro ci ha organizzato una visita ad un soffione boracifero e a museo delle Geotermia di Larderello. Visto (e soprattutto sentito!) il soffione, torniamo al casale, allestiamo le cucce e organizziamo il desco braticolaro.

Herr Zaimer mi colpisce gravemente, e perdo le chiavi della moto: tutti mobilitati a cercarle, smontiamo il casale, spacco la serratura della sella, ma alla fine le trovo nella busta dell'immondizia.

Rasserenati, ceniamo, premiamo Nello, neo Porco d'acciaio,  poi tutti attorno al fuoco a chiudere la serata.

Il giorno dopo si riparte, e quas tutt ci facciamo bellissime strade tra le Colline Metallifere fino all'Abbazia d San Galgano (bella, e molto suggestiva) e il vicino eremo, con la vera spada nella roccia.

Poi ripartiamo, scendiamo a Grosseto per la S.S. 73, bellissima anch'essa, poi rifacciamo (asciutta) la strada dell'andata per Scansan e Manciano, poi saluto gli altri e proseguo per Saturnia, Vetralla e la Cassia fino a Roma.

Miki