73° B.T.    12-13 ottobre 2012, Sopra Manarola detto:“J´ha detto culo”

Sottotitolo del poeta Federicone: "Braticola con vista"

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Presenti:
I tre padri custodi:
il Porcherrimo su LeSPans
Moliso su TreK
Massimone sulla "nuova" T5.

I restanti due terzi di Oreste XI Legio (GRAZIE!):
Nero su Transalp
Astolfo in sardomobile con Polverone.

Mollicone su Moto Guzzi Norge
Dgk e Federicone su Spigola
Frux su Moto Guzzi V35C
Peppe su Moto Guzzi G5
il Porco Fonditore su Transalp
er Gattone sull'unica piennephú superstite

E dalla Toscana:
Rev e Rob, su Moto Guzzi Bellagio e Breva.

Come al solito....
chi c'era lo sa,
chi c'è stato altre volte lo immagina,
comuque si fotta!

Link utili:
le foto del Bindi su Picasa
Il 73° Braticola Trophy si presenta sotto i peggiori auspici: il meteo promette bufere e tempeste, ci preoccupiamo di reperire tendoni, cordini e soprattutto pali;
fino all'ultimo cerchiamo soluzioni alternative, io metto a disposizione il casale della Selciatella, ma i padri custodi, che hanno un rapporto diretto col Grande Porco, riescono ad infonderci la fiducia necessaria ad arrivare nel sito braticolaro.

Per cui si parte da Col ... da Montarozzo Rugginoso, ma per non approfittare della benevolenza del Grande Porco decidiamo di passare dal lato del mare. Io, memore di certi acetelli propinatici in passate occasioni, propongo una tappa da un mio amico, Marco Carpineti di Cori, considerato uno dei migliori viticultori del Lazio. Tanto è de strada...

Passiamo, salutiamo, degustiamo e ci portiamo via una grappa e tre dame di rosso biologico. Poi, passeggiando ad andatura da pensionati, proseguiamo per la Ninfina, Ninfa, l'Abbazia di Valvisciolo, Bassiano, Sezze e poi un po' di superstrada fino a Terracina, Sperlonga e la Flacca coi suoi panorami meravigliosi. Facciamo tappa per la merenda dal famoso mozzarellaro Guido a Sant'Agostino, dove avevo giá portato i braticolari un paio d'anni fa: avrá cambiato gestione o fornitori, ma la qualitá è notevolmente scesa. Comunque, 'na tielletta co' 'o pulp, 'na mozzarella e ci dirigiamo velocemente sul luogo del BT. A Formia c'è quasi il sole, ma dobbiamo addentrarci tra le nuvole!

La strada si fa subito ripida e stretta, nella nebbia si intuisce che oltre il bordo c'è lo strapiombo, neanche protetto, peraltro. Ma nella foschia giá si intravede che è un gran bel posto, dipinto qua e lá da eriche fiorite di rosa.

Ad un tratto le nebbie si diradano, c'è un parcheggio sulla sinistra, dei  tavoli da picnic, un grosso leccio, il tutto circondato da una brughiera di erica carnea fiorita. Color rosa porco, ovviamente.

Ti volti a sinistra e c'è la montagna, a destra lo sguardo spazia sul mare, da Ventotene al golfo di Napoli. Spettacolo.

Si montano le tende, un telone (viste le previsioni di pioggia, ne abbiamo portati due. ognuno 'na piazza d'armi!), si apparecchia la tavola, si aspetta l'apetto con la legna (siamo nel parco e non si puó raccogliere), appare anche un villico locale che ci rimedia qualche ciocco di legna piú serio, e lo ricompensiamo a vino e salsicce.

Intanto appaiono la tanto attesa genziana del Gattone (davvero ottima!), arrivano Rev & Rob dalla toscana con finocchiona e mallegato (o come si chiama a Gayhole), appare persino un polpo (vivo!) Per il pescetariano, si banchetta e poi il novello Porco d'Acciaio Roberto Gayhole viene premiato dal Porcherrimo. E, mentre Polverone e Astolfo tornano a casa, si chiude la serata attorno ar foco, sotto una stellata da vero Braticola Trophy.

La mattina dopo si riparte prima di pranzo, il meteo promette pioggia. Scendiamo col bel tempo a Formia, facciamo scorta di mozzarelle e ripartiamo. Arrivati a Gaeta, puntuale come 'n'aereo dell'Alitalia, arriva la pioggia promessa da Polverone ("ho visto le previsioni dell'Alitalia prima de parti', venerdí pomeriggio piove de sicuro"). C'è qualcuno in cielo che ce pija a secchiate, zuppi come pulcini ci disperdiamo sulla via per Roma.

Io e Dgk facciamo la Flacca sotto il diluvio, a Terracina c'è una tregua e Antonio propone una sosta al self service della cooperativa dei pescatori. Ma si, s'è fatta 'na certa, perché no.
Un frittino di calamari e gamberi (con i gamberi che sanno di gambero e non di plastica!), una spigoletta con insalata, una caraffa di vinello bianco frizzantino...

All'uscita ci separiamo, io prendo la Pontina, un po' di km. e ricominca a piovere, ma chissenefrega, a casa m'aspetta una doccia calda.

Miki