La Faggeta

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Indirizzo
952Q+XM
Caprarola
VT
Lazio

Italia


Nel territorio della Tuscia, il Lago di Vico è una riserva naturale tra i comuni di RonciglioneSan Martino al Cimino e Caprarola, a circa 15 chilometri di distanza da Sutri.

Stando alla leggenda, mentre Ercole si trovava sui Monti Cimini, gli venne richiesta una dimostrazione della propria forza e così conficcò la sua clava nel terreno sfidando chiunque ad estrarla. A seguito dei vani tentativi degli astanti, il figlio di Zeus la strappò via con tale violenza che dal terreno cominciò a scorrere tanta acqua da formare il lago. Questa storia, raffigurata anche negli affreschi dello splendido Palazzo Farnese a Caprarola, parrebbe essere stata tramandata dai primi abitanti della zona, quegli stessi troiani fuggiti sulle coste italiane a seguito della distruzione della propria città.

Il lago di Vico, circondato dai Monti Cimini, è di origine vulcanica ed è area protetta dal 1982. E’ il terzo del Lazio per grandezza nonché il più alto tra i grandi laghi italiani dal momento che si trova a 510 metri sul livello del mare. Per le sue particolari caratteristiche, costituisce un’area di immenso valore naturalistico: alle paludi si alternano pratiboschicannetispiagge e noccioleti (la zona è una delle maggiori produttrici di nocciole d’Italia). Con la sua inconfondibile forma a ferro di cavallo, è circondato da boschi di castagni, querce e faggi e popolato da una variegata faunacomposta da animali lacustri, uccelli e mammiferi tra cui lucci, rane verdi, volpi, tassi, cinghiali. Per gli appassionati di birdwatching è possibile osservare lo svasso maggiore, simbolo della riserva, il germano reale, il nibbio bruno, la poiana, il falco pellegrino e lo sparviero.

La faggeta di Monte Venere, detta “depressa” perché si è sviluppata ad un’altitudine più bassa rispetto alla norma, circonda completamente il lago ed è una delle più belle d’Europa (già candidata a Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO). A 800 metri di altezza si trova il Pozzo del Diavolo, l’unico esempio di cavità vulcanica noto nel Lazio, dove non è infrequente imbattersi in famigliole di cinghiali (come dimenticare la volta in cui abbiamo rischiato un incontro un po’ troppo ravvicinato!). Durante il Neolitico, all’interno della grotta veniva venerata una divinità femminile come dimostrano i reperti in ceramica che vi sono stati ritrovati, mentre sulle pendici del monte è stato rinvenuto un sito preistorico risalente all’Età del Bronzo.

Stando ai prelievi dell’ARPA, il lago è balneabile ed è possibile praticare diversi sport tra cui canoa, vela, equitazione, trekking. Nella zona sono presenti vari campeggi particolarmente apprezzati dagli amanti del birdwatching e dell’escursionismo. Se siete in cerca di un luogo che coniughi natura, sport e cultura il Lago di Vico fa senza dubbio al caso vostro!

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